Private equity - 150 milioni alle PMI del Sud con Invitalia Ventures
Scalda i motori Italia Venture II – Fondo Imprese Sud, il nuovo strumento di private equity istituito dalla Legge di Stabilità 2018 e gestito da Invitalia Ventures. Si parte con 150 milioni di euro.
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Si avvicina il "debutto" di Italia Venture II, il fondo di private equity per il Sud istituito dalla Legge di Bilancio 2018.
"Sarà operativo da settembre e siamo pronti a valutare i primi dossier. Prevediamo di investire almeno 10 milioni all'anno, soprattutto nei settori agrifood, meccatronica, healtcare e turismo", annuncia l'amministratore delegato di Invitalia Ventures SGR, Sergio Buonanno, alla prima giornata del Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria a Rapallo.
Italia Venture II - Fondo imprese Sud
Italia Venture II risponde all’esigenza di sostenere progetti di Industria 4.0, Open Innovation, digitalizzazione, diversificazione, acquisizione e internazionalizzazione, che spesso rischiano di non realizzarsi se le imprese non trovano strumenti e partner finanziari adeguati.
Il Fondo di investimento mobiliare chiuso ha una durata di 12 anni ed è finanziato con risorse a valere sul Fondo per lo sviluppo e per la coesione, a cui potranno aggiungersi sottoscrizioni da parte di altri investitori, come già accaduto per Italia Venture I, il fondo di venture capital gestito sempre da Invitalia Ventures, la SGR controllata dall’Agenzia per lo sviluppo.
"Nei prossimi due anni - ha dichiarato Buonanno - puntiamo a investire 20 milioni di euro nelle migliori startup innovative con Italia Venture I, che ha già all'attivo 16 round realizzati, con 32 milioni di investimenti attivati. Vogliamo intensificare la nostra azione, non solo nelle operazioni early stage, ma anche in quelle growth".
L’obiettivo di Italia Venture II, in particolare, è rafforzare e sostenere la competitività delle aziende che producono in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e stimolare così operazioni di private equity nel Meridione. Il fondo investirà nel capitale di rischio solo contestualmente a investitori privati, i quali dovranno apportare risorse pari ad almeno il 50% dell’investimento. Le operazioni sono rivolte ad imprese, con ricavi per almeno 10 milioni di euro, operanti soprattutto nei settori con alto potenziale di sviluppo, tra cui: agrifood, meccatronica, healthcare, turismo, moda e lifestyle.
Attraverso il fondo le PMI del Mezzogiorno avranno maggiori opportunità di ricorrere allo strumento del private equity, attualmente concentrato nel Nord Italia sia per numero di operazioni che per entità degli investimenti. Il bacino potenziale è di circa 300 imprese con caratteristiche ottimali per la realizzazione di operazioni di private equity, molte delle quali rappresentano un’eccellenza anche sul versante della struttura finanziaria.
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