Infrastrutture – il MIT avvia il monitoraggio per evitare nuovi crolli
Gli Enti e i soggetti gestori delle opere avranno tempo fino al 1° settembre per presentare al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) la lista degli interventi necessari a rimuovere il rischio di crolli e situazioni di pericolo.
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In seguito al crollo del Viadotto Polcevera (il cosiddetto "ponte Morandi") di Genova, il MIT ha deciso di avviare, per il tramite delle sue direzioni generali, un’azione di monitoraggio sullo stato di conservazione e manutenzione delle opere, viarie e non, distribuite nel territorio nazionale.
Il crollo del ponte, lo ricordiamo, è avvenuto nella mattinata del 14 agosto scorso. Poco prima di mezzogiorno, la sezione del viadotto in corrispondenza della zona industriale di Sampierdarena, lunga circa 250 metri, ha ceduto insieme al pilone occidentale di sostegno. Finora, il bilancio della tragedia conta 43 vittime accertate e 9 feriti.
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Alla luce di quanto accaduto, nell'ottica di prevenire analoghi disastri futuri, tutti gli Enti e i soggetti gestori di strade, autostrade e dighe, spiega una nota ufficiale del Ministero, riceveranno quanto prima specifica comunicazione formale con la quale saranno invitati a segnalare, entro il 1° settembre 2018, tutti gli interventi necessari a rimuovere condizioni di rischio ed eventuali situazioni di pericolo riscontrate sulle infrastrutture di propria competenza.
Ogni segnalazione, specifica il MIT, dovrà essere corredata da adeguate attestazioni tecniche e indicazioni di priorità.
Una volta ottenuta la lista completa delle opere a rischio e riscontrata l'effettiva criticità, il Ministero invierà una task force composta da propri dirigenti e da esperti indipendenti, che, sotto il coordinamento della struttura tecnica di missione, sarà incaricata di vigilare sullo stato di salute delle infrastrutture e di agire per scongiurare futuri crolli o eventuali ulteriori pericoli.
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Photo credit: Salvatore1991