Trasporti: 1,7 miliardi per TPL e ferrovie, verso incentivi e-cars
Mentre la Conferenza delle Regioni dà il via libera allo sblocco di 1,7 miliardi per le infrastrutture del trasporto rapido di massa e la sicurezza delle ferrovie isolate, Toninelli indica le priorità del MIT, annunciando incentivi per le auto elettriche.
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Il tema mobilità tiene banco in Conferenza delle Regioni e in Parlamento: da un lato, il riparto delle risorse per TPL e ferrovie, dall’altro le linee programmatiche del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti presentate in Senato.
1,7 miliardi per TPL e ferrovie
Arriva il via libera della Conferenza unificata a due schemi di decreto del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti: quello sul riparto del Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, destinato al trasporto rapido di massa; e quello per gli interventi di messa in sicurezza delle ferrovie non interconnesse alla rete nazionale.
In tutto, 1 miliardo e 735 milioni di euro stanziati dalla Legge di Bilancio 2017, di cui 1 miliardo e 397 milioni di euro per le infrastrutture del trasporto rapido di massa e 338 milioni di euro per la sicurezza delle ferrovie non interconnesse.
Le linee programmatiche del MIT: incentivi auto elettriche
Dotare il Paese di tante piccole opere diffuse, puntare sulla mobilità sostenibile e l’edilizia di qualità: sono alcuni dei punti principali delle linee programmatiche che il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli ha presentato alla commissione dei Lavori pubblici del Senato.
Primo punto delle linee programmatiche, la mobilità sostenibile. Oltre a ricordare le misure previste dal piano per la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale presentato dal MIT nei giorni scorsi, il titolare del dicastero ha annunciato l’avvio di “un percorso finalizzato alla progressiva riduzione dell’utilizzo di autoveicoli diesel e benzina”, attraverso l’investimento “nell’acquisto di veicoli ibridi ed elettrici” e “gli incentivi per interventi di retrofit per veicoli a combustione interna”.
Ma mobilità sostenibile significa anche, e soprattutto, due ruote: “Incentiveremo lo sviluppo delle reti ciclabili urbane ed extra urbane e di un sistema di bike-sharing capace di integrare differenti sistemi di mobilità su ferro e su gomma”.
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Grandi opere e appalti
“La cifra del nostro lavoro non sarà continuare a foraggiare grandi opere mastodontiche e dispendiose, ma dotare il Paese di una rete di tante piccole opere diffuse, che servano realmente ai cittadini”.
Quanto al capitolo appalti, Toninelli sottolinea il lavoro portato avanti dal Ministero, di concerto con l’ANAC, “per avere regole più chiare e semplici sul tema dell’affidamento degli appalti, consci del fatto che l’illegalità prolifera dove le regole sono opache e quindi di dubbia interpretazione. Bisogna rendere la macchina degli appalti sempre più efficiente. Ecco perché servirà anche uno snellimento amministrativo, per esempio sul fronte delle delibere CIPE”.
Stabilizzare l'ecobonus e semplificare il sismabonus
Passando al capitolo edilizia “le parole d’ordine sono: riuso, riqualificazione e rigenerazione contro il nuovo consumo di suolo; programmazione, regole semplici che favoriscano trasparenza e legalità, controlli efficaci e sanzioni che facciano davvero da deterrente. Oltre a regole chiare e cogenti, lo Stato userà leve, fiscali o comunque incentivanti, per incoraggiare un’edilizia di qualità”.
E, annuncia, “punteremo sulla stabilizzazione delle detrazioni fiscali come l'ecobonus”.
Il titolare del Ministero annuncia inoltre un restyling del sismabonus, la detrazione fiscale per i lavori di miglioramento ed adeguamento sismico degli edifici, per facilitare il ricorso a tale strumento: “Introdurremo tipologie di certificazioni capaci di garantire i crediti di imposta, coinvolgere imprese certificate e semplificare le attività delle amministrazioni locali. Come? Attraverso la predisposizione di contratti differenziati per tipologia di intervento”.