Banda ultralarga – ok a concessione Open Fiber per terza gara aree bianche
Infratel e Open Fiber hanno firmato il contratto di concessione per portare la connettività Internet veloce nelle aree bianche di Puglia, Calabria e Sardegna. Intanto dalla Politica di Coesione arrivano 573 milioni di fondi UE per la strategia italiana banda ultralarga.
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Dopo essersi aggiudicata la gara per le prime sei regioni e tutti i lotti del secondo bando Infratel, a dicembre la società Open Fiber, compartecipata al 50% da Enel e CDP Equity, ha infatti conquistato anche la terza e ultima gara, che riguarda la costruzione e la manutenzione per venti anni della rete pubblica per i servizi a banda ultralarga nelle ultime tre Regioni.
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Banda ultralarga in Puglia, Calabria e Sardegna
Le risorse pubbliche destinate all'infrastruttura ammontano a 103 milioni di euro e i lavori dovrebbero essere completati entro tre anni dalla firma del contratto. A quel punto, oltre 317mila unità immobiliari in 959 Comuni, per un totale di oltre 400mila cittadini, saranno collegate alla fibra ottica.
In tutte le sedi delle Pubbliche amministrazioni, le scuole, i presidi sanitari e i distretti industriali, inoltre, sarà garantita la connessione a 100 Mbit/s, in linea con i target della Strategia nazionale per la banda ultralarga.
“Con questa aggiudicazione si completa la prima fase della Strategia italiana per la banda ultralarga relativa alle aree bianche, uno dei progetti infrastrutturali più ambiziosi ed importanti di cui il Paese ha bisogno per il suo sviluppo”, ha commentato Domenico Tudini, l'Ad di Infratel, che si occuperà di approvare e verificare tutte le fasi della progettazione, i collaudi e l’alta sorveglianza.
“Connettere tutto il Paese con una rete interamente in fibra ottica è fattore essenziale per garantire a tutti parità di accesso alle tecnologie e ai servizi di oggi e a quelli che saranno sviluppati in futuro”, ha aggiunto l'amministratore delegato di Open Fiber, Elisabetta Ripa. L'obiettivo, ha aggiunto, è recuperare il gap tecnologico accumulato negli anni passati. Finora i cantieri avviati da Open Fiber sono circa 1.300, ma nel corso dell'anno ne saranno aperti altri 2mila per la copertura di circa 1,3 milioni di utenze.
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Fondi UE per la banda larga veloce in Italia
Alla Strategia nazionale per la banda ultralarga contribuisce anche la Politica di Coesione, con il via libera da parte della Commissione europea a un progetto del valore di oltre 573 milioni di euro per portare l'accesso veloce a Internet in oltre 7mila comuni italiani, per un totale di 12,5 milioni di abitanti, e quasi un milione di imprese.
Il progetto, che dovrebbe essere completato entro la fine del 2020 ed è coperto dal finanziamento dell'UE per il 60% dei costi ammissibili, ha spiegato la commissaria responsabile per la Politica regionale, Corina Crețu, "offre opportunità commerciali senza precedenti, servizi pubblici migliori e una migliore qualità di vita per i cittadini italiani".
"Un'infrastruttura a banda larga di elevata qualità è essenziale nell'economia e nella società di oggi. I cittadini beneficeranno pienamente del mercato unico digitale quando disporranno di un accesso illimitato alle reti più efficienti, che consentono di accedere in modo più diffuso a nuovi prodotti, servizi e applicazioni", ha aggiunto Mariya Gabriel, commissaria responsabile per l'Economia e la società digitali.
Foto di Michael Schwarzenberger da Pixabay