Piano Scuola Digitale – dai laboratori alle competenze, una roadmap
Dai laboratori professionalizzanti alle competenze digitali. I prossimi passi per l'attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale.
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La strategia per l'innovazione del sistema educativo prevista dalla legge Buona Scuola entra nel vivo. Fra settembre e novembre, il Piano Nazionale Scuola Digitale muoverà non uno, ma 16 passi. Ad annunciarli, nel corso di un evento dedicato, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli.
Colmare i divari esistenti, consolidare gli stanziamenti più importanti, investire sul coinvolgimento degli innovatori che trainano la comunità scolastica, creare un ecosistema di innovazione attorno alla scuola. Saranno queste le direttrici per i prossimi passi di attuazione del PNSD.
Piano Nazionale Scuola Digitale: una roadmap
Previsto dalla legge n. 107 del 2015 (Buona Scuola) e finanziato da risorse del MIUR e del PON Istruzione 2014-2020, il PNSD si pone una serie di obiettivi riguardanti l'accesso alle tecnologie digitali, la creazione di nuovi spazi per l'apprendimento, l'accrescimento delle competenze degli studenti, la digitalizzazione dell'amministrazione e la formazione del personale della scuola.
“Per troppo tempo la scuola è stata considerata un luogo lontano dall’innovazione […], una sfida per ogni individuo e organizzazione. La visione complessiva, la cura dei dettagli e l’ampiezza degli investimenti del Piano Nazionale Scuola Digitale rappresentano un capitale straordinario da valorizzare e su cui costruire qualcosa che va molto oltre l’innovazione del sistema scolastico: stiamo spingendo la domanda di innovazione e la capacità di innovare del nostro Paese”, sottolinea Fedeli illustrando i prossimi step della strategia, che verranno messi in atto tra settembre e novembre di quest'anno.
Le prime due azioni, che verranno avviate a settembre, riguardano i laboratori per le scuole secondarie:
- laboratori professionalizzanti in chiave digitale: 140 milioni per innovare gli indirizzi caratterizzanti in chiave Industria 4.0 (bando il 20 settembre);
- periferie creative: 2,5 milioni per ambienti innovativi nelle scuole di periferia attraverso la sperimentazione del digitale come soluzione alla dispersione scolastica (bando il 29 settembre).
Per quanto concerne l'amministrazione digitale, 4 i passi indicati dalla ministra:
- servizi digitali più semplici ed efficienti per le scuole, con dati condivisi meglio, dentro e fuori il MIUR (provvedimento entro il 15 settembre);
- lancio di nuovo design per i siti web delle scuole, in modo che siano aperti, usabili e a misura di comunità scolastica, genitori e soggetti esterni (ottobre);
- 15 milioni per estendere il registro elettronico a tutte le classi del primo ciclo (bando il 16 ottobre);
- 5,7 milioni per la manutenzione della strumentazione tecnologica nelle scuole del primo ciclo (bando il 15 novembre).
Spazio anche alle competenze digitali, con l'avvio di tre gruppi di lavoro (entro il 15 settembre) per far sì che il tema entri in modo strutturale negli ordinamenti scolastici rivedendo le indicazioni nazionali, mappando le nuove metodologie didattiche, intervenendo sui provvedimenti che regolano attualmente l’uso dei device personali (dal tablet allo smartphone) in classe.
Previsti invece per ottobre l'avvio di un kit di attività sul tema della cittadinanza digitale, grazie al consorzio generazioni connesse e il lancio di una call rivolta ai territori per sperimentare il pensiero computazionale dalla scuola primaria alla secondaria di secondo grado.
Sempre restando nella sfera delle competenze, verranno lanciati nel corso del mese di novembre i percorsi nazionali per l’educazione all’imprenditorialità e iniziative specifiche per le attività STEM in ogni scuola secondaria di primo grado.
Le ultime 5 azioni annunciate dalla ministra Fedeli riguardano da un lato la formazione di qualità e dall'altro la community degli innovatori. Previsti per ottobre/novembre il lancio di 18 Future Labs per la formazione, di altrettanti centri di competenza sulla formazione intorno ai temi del digitale e di una Research Unit in collaborazione con la Conferenza dei rettori (CRUI). Previsto inoltre lo stanziamento di 25 milioni di euro per la formazione avanzata sui temi del digitale per tutto il personale della scuola.
Previsto infine il lancio, il 12 settembre, di una community online per gli animatori digitali e i team per il digitale delle scuole.
Nel corso dell'evento “Il Piano Scuola Digitale incontra il Paese” sono stati rilanciati gli accordi territoriali con le Regioni e i Comuni, è stata annunciata la creazione di uno Stakeholders’ Club per riunire attorno a obiettivi comuni imprese, enti, associazioni, università che intendono sostenere l’attuazione del PNSD anche attraverso una Coalizione per l’imprenditorialità per rafforzare la diffusione di imprenditorialità e autoimprenditorialità in chiave digitale fra le ragazze e i ragazzi.
Innovazione nelle scuole: a che punto siamo
Nel corso dell'evento sono stati presentati alcuni dei primi dati emersi dalle rilevazioni in corso dell’Osservatorio Scuola Digitale.
Dati che riguardano un campione di 3.500 scuole e dicono che il 97% degli edifici scolastici è connesso ad Internet per la didattica, con connessione adeguata nel 47% dei casi. Per quanto riguarda il cablaggio interno degli istituti, il 48% degli edifici è interamente cablato, il 75% dei laboratori è cablato e connesso, il 56% delle aule è cablato e connesso.
Guardando agli ambienti per la didattica digitale, il 54% delle aule risulta adeguato (come strumentazione) alla didattica digitale, il 50% delle scuole promuove l'utilizzo di strumenti digitali personali in classe (il cosiddetto BYOD, Bring Your Own Device), il 30% ha un regolamento sul BYOD. L’82% delle scuole utilizza strutturalmente il registro elettronico di classe, il 96% degli istituti usa strumenti digitali per parlare con le famiglie.
Per quanto riguarda le competenze digitali, il 74% delle scuole ha attivato percorsi di cittadinanza digitale, il 60% di pensiero computazionale o robotica, il 59% di creatività digitale (ad esempio scrittura e lettura creativa), il 16% di economia e imprenditorialità. Oltre 1,6 milioni di ragazze e ragazzi hanno fatto pensiero computazionale a scuola grazie al progetto ‘Programma il Futuro’.
Fra gli altri dati connessi al digitale a scuola, emerge che sono 568.033 le utenze attivate per la Carta del docente, lo strumento che consente di utilizzare on line i 500 euro per l’aggiornamento professionale, oltre 35mila gli esercenti registrati, oltre 200 i milioni spesi per l’acquisto di beni e servizi. Sono invece 2,7 milioni le Carte dello studente (per l’accesso a sconti e agevolazioni) in circolazione, di cui 1 milione attivate.
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