Ricerca e sviluppo - Istat, cresce spesa PMI
Aumenta del 18,8% la spesa delle PMI in attività di ricerca e sviluppo, mentre cala del 1,2% nelle grandi imprese
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Crescono le spese in ricerca e sviluppo, e sono soprattutto le PMI a puntarci. È quanto riportano i dati Istat, relativi al 2013.
La spesa per R&S intra-muros da parte di imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni private non profit e università sfiora i 21 miliardi di euro, in crescita rispetto al 2012 (20,5 miliardi di euro).
La spesa aumenta in termini sia nominali (+2,3%) sia reali (+1,1%). L'incidenza percentuale della spesa per R&S sul Pil è pari all'1,31%, anche in questo caso in aumento rispetto al 2012 (1,27%). Passi in avanti, quindi, rispetto al target italiano, nell'ambito della strategia Europa 2020, di portare l'incidenza della spesa in ricerca sul Pil a quota 1,53% entro il 2020.
Investono soprattutto le PMI
Rispetto al 2012, aumenta considerevolmente la spesa in attività di R&S nelle medie imprese che impiegano fra i 50 e i 249 addetti (+21,7%) e nelle piccole imprese (+18,8%).
Nel caso invece delle grandi imprese, la spesa in ricerca e sviluppo subisce una flessione, segnando un calo dell'1,2% rispetto ai livelli del 2012.
Tali dinamiche, nota l'istituto di statistica, dipendono in parte dalle modificazioni della struttura dimensionale delle imprese tra il 2012 e il 2013: la percentuale di PMI sul totale delle imprese attive nella R&S aumenta di 2 punti percentuali, passando dall’84% del 2012 all’86% del 2013, a scapito delle grandi imprese.
Le imprese che effettuano spesa in R&S sono strutturalmente concentrate in alcuni settori:
- Fabbricazione di autoveicoli e rimorchi (1.453 milioni);
- Fabbricazione di macchinari e apparecchiature meccaniche (1.372 milioni);
- Fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali e di misurazione (1.296 milioni di euro);
- Fabbricazione di altri mezzi di trasporto (1.001 milioni);
- Industria chimica e farmaceutica (909 milioni).
Nel complesso, tali settori rappresentano il 72,8% della spesa in R&S del settore manifatturiero.
Nei servizi, i settori Ricerca e sviluppo (685 milioni), Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse (488 milioni) e Telecomunicazioni (426 milioni) costituiscono insieme il 55,6% della spesa per R&S del comparto.
In generale, la spesa in ricerca e sviluppo da parte delle aziende aumenta del 3,4% rispetto all’anno precedente: da 11,1 miliardi si passa a circa 11,5 miliardi.
PA investe meno
Rispetto al 2012 la spesa per R&S cresce anche per le università e le istituzioni private non profit (+3,3%); mentre nelle istituzioni pubbliche registra una diminuzione (-3,4%).
Diminuiscono gli stanziamenti per R&S delle Amministrazioni centrali, delle Regioni e delle Province autonome (i dati, in questo caso, si riferiscono allo scorso anno): i fondi passano dai circa 8,4 miliardi di euro del 2013 a 8 miliardi e 145,2 milioni di euro del 2014.
Per quanto riguarda la distribuzione delle risorse fra gli obiettivi socio-economici, aumenta la quota di quelli destinati alle università sotto forma di Fondo di finanziamento ordinario (FFO), che passa dal 39,4% al 43,8%. Il resto degli stanziamenti è orientato in misura maggiore verso le produzioni e le tecnologie industriali (9,6%), la protezione e promozione della salute umana (9,6%) e l’esplorazione e utilizzazione dello spazio (9,4%).
Al Nord-Est e nel Mezzogiorno i maggiori aumenti
Nel 2013 la spesa per R&S intra-muros è in aumento in tutte le ripartizioni geografiche sull’anno precedente: Nord-Ovest (+0,6%), Nord-Est (+4,0%), Centro (+1,6%) e Mezzogiorno (+5,3%).
In aumento le quote sul totale della spesa nazionale del Nord-Est (dal 23,4% al 23,8%) e del Mezzogiorno (dal 16,1% al 16,5%), mentre si riduce nel Nord-Ovest (dal 37,2% al 36,5%) e nelle regioni del Centro (dal 23,3% al 23,2%).
Detto in cifre, nel Settentrione sono stati spesi 12,66 miliardi di euro, nel Centro 4,86 miliardi e nel Mezzogiorno 3,47 miliardi.
Per quanto riguarda le imprese, la spesa per R&S aumenta in tutte le ripartizioni geografiche: nel Mezzogiorno (+9,6%), nel Centro (+4,1%), nel Nord-Est (+3,6%) e nel Nord-Ovest (+1,8%).
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Photo credit: James Webb Space Telescope via Foter.com / CC BY-NC-ND
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