Piano industriale CDP 2019–2023: focus su startup e infrastrutture
Accesso al credito delle PMI, piani infrastrutturali della PA e sostegno alle startup. Sono alcune delle priorità del nuovo piano industriale di Cassa Depositi e Prestiti per il periodo 2019-2023.
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Prime notizie sul piano industriale di CDP 2019-2023 che dovrebbe essere approvato dal Consiglio di amministrazione a inizio dicembre. Secondo le anticipazioni pubblicate dall'Agi, Cassa Depositi e Prestiti ha in programma la creazione di un "acceleratore per le infrastrutture" a sostegno degli investimenti delle Pubbliche amministrazioni e l'avvio di una Sgr per le startup, oltre al finanziamento dei piani di riqualificazione urbana per sei grandi città.
Sostegno alle imprese
Per quanto riguarda il sostegno alle imprese, la bozza del piano industriale, che sarebbe stata condivisa per ora con il management delle partecipate di CDP e delle controllate del Ministero dell’Economia, prevede tre canali di intervento:
- uno diretto per migliorare le relazioni con imprese medie e grandi, cui saranno destinati strumenti di finanziamento di medio e lungo termine a supporto degli investimenti e dell'innovazione;
- uno indiretto, tramite l'intermediazione di banche e altri operatori, per facilitare l'accesso al credito delle imprese di minori dimensioni,
- uno digitale, con un'offerta integrata anche per le piccole imprese.
In base alle anticipazioni pubblicate dall'Agi, CDP si concentrerà inoltre su strumenti di equity e sul supporto all'export, oltre a istituire una Società di Gestione di Risparmio (Sgr) che sosterrà le startup lungo tutta la filiera di venture capital e una cabina di regia che indirizzerà gli investimenti e l'aumento delle risorse.
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Sostegno alle PA
Sul fronte degli investimenti delle PA, il piano industriale prevede la creazione di un "acceleratore per le infrastrutture”, cioè un'unità che sosterrà le amministrazioni dalla fase di programmazione fino alla realizzazione dei progetti, passando per la progettazione e la gestione dei bandi di gara.
Tra le priorità individuate da CDP rientrerebbero gli investimenti nei settori idrico, del trasporto pubblico locale e dei rifiuti, sia mediante l'intervento di capitali privati che a valere sui fondi europei. Sempre in tema di risorse UE, tra l'altro, il piano prevede l'anticipazione dei fondi strutturali europei e della Politica di coesione nazionale, oltre all’anticipazione dei pagamenti dei crediti delle imprese verso la PA.
Tra gli interventi in agenda ci sarebbero anche piani di riqualificazione urbana, a partire da sei grandi città: Genova, Torino, Venezia, Roma, Napoli e Palermo. Una "task force cross-funzionale”, con competenze in tema di infrastrutture, immobiliare ed enti pubblici, collaborerà con le città interessate sia per la realizzazione di infrastrutture locali, anche in partenariato pubblico-privato, che per l'accesso a strumenti finanziari dedicati e per interventi di riqualificazione degli immobili di proprietà di CDP.
In base alla bozza di piano, Cassa Depositi e Prestiti interverrà sul proprio patrimonio immobiliare, da una parte, accelerando l'avvio di cantieri e, dall'altra, cedendo il portafoglio difficilmente sviluppabile”. Previsti interventi per edilizia sociale, residenze per anziani e studenti e a sostegno del settore turistico.
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