Bilancio UE post 2020 - le priorita’ di investimento secondo il PE
Più risorse per ricerca e ambiente, infrastrutture e investimenti. E' quanto chiede la plenaria del Parlamento europeo in una serie di votazioni sulle priorità d’investimento del prossimo Quadro finanziario pluriennale.
> Bilancio UE post 2020: guida ai nuovi programmi di finanziamento
Dopo aver approvato la posizione negoziale sul bilancio europeo 2019, gli eurodeputati indicano i campi di applicazione e i settori prioritari su cui investire nell'ambito del Quadro finanziario pluriennale post 2020. A partire dall’ambiente e dalla ricerca, passando per difesa e sviluppo infrastrutturale nei settori dei trasporti, dell’energia e delle telecomunicazioni.
Raddoppiare il budget del programma LIFE
Ribadendo quanto già sostenuto dalla commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare, la plenaria chiede che le risorse destinate al programma LIFE post 2020 - volto a stimolare gli investimenti e supportare le attività dell'UE in materia di economia circolare, sostenibilità e tutela ambientale e climatica - siano raddoppiate rispetto a quanto previsto nel settennato in corso.
La cifra che l’Eurocamera vorrebbe ottenere per il programma è di 6,44 miliardi in prezzi costanti, pari a 7,27 miliardi in prezzi correnti, circa 2 miliardi in più rispetto allo stanziamento prospettato dalla Commissione UE nell'ambito delle proposte per il QFP 2021-2027.
La posizione sul programma è stata approvata con 580 voti favorevoli, 41 contrari e 45 astenuti.
36 miliardi in più per Horizon Europe
Con 548 voti favorevoli, 70 contrari e 49 astensioni, Strasburgo chiede di aumentare le risorse per Horizon Europe, il programma che sarà dedicato alla ricerca e all’innovazione a partire dal 2021.
Nello specifico, la plenaria chiede 36,5 miliardi in più rispetto alla proposta iniziale della Commissione, cifra che porterebbe il budget complessivo del programma a 120 miliardi in prezzi costanti e a 135,25 miliardi in prezzi correnti.
Ma oltre all’aspetto finanziario, Strasburgo chiede di dare priorità alle PMI e alle donne nell’ambito del programma.
L’Aula chiede nello specifico che sia aumentato il sostegno alle piccole e medie imprese reintroducendo sovvenzioni per l'innovazione incrementale, cui sarebbe destinato un bilancio separato di 2,5 miliardi di euro.
Allo stesso tempo, gli eurodeputati chiedono che, nel momento in cui si trovasse a decidere tra due progetti di eguale validità la Commissione dia priorità a quelli che includono donne, PMI o partecipanti provenienti da paesi europei a basso rendimento.
Difesa: favorire partecipazione transfrontaliera di PMI e mid-cap
11,5 miliardi di euro in prezzi costanti (pari a 13 miliardi in prezzi correnti) dovrebbero essere dedicati al Fondo europeo per la difesa 2021-2027. Una proposta, quella adottata dal Parlamento europeo con 337 voti favorevoli, 178 contrari e 109 astensioni, in linea con quanto prospettato dalla Commissione.
Del budget complessivo, 3,62 miliardi di euro (pari a 4,1 miliardi in prezzi correnti) saranno dedicati ai finanziamenti ai progetti collaborativi, e 7,84 miliardi (8,9 miliardi in prezzi correnti) saranno destinati all’integrazione degli investimenti degli Stati membri mediante il cofinanziamento dei costi connessi allo sviluppo di prototipi e alle conseguenti attività di certificazione e collaudo.
La proposta adottata dalla plenaria intende allo stesso tempo incoraggiare l'accesso al Fondo da parte di PMI e mid-cap, con tassi di finanziamento più elevati e bandi dedicati.
CEF: più fondi per trasporti, energia e digitale
Strasburgo chiede che le risorse per il Connecting Europe Facility, il programma dedicato allo sviluppo infrastrutturale nei settori dei trasporti, dell’energia e delle telecomunicazioni, siano aumentate dopo il 2020.
Nello specifico, gli eurodeputati chiedono che al programma vadano 43,8 miliardi di euro, di cui 33,5 miliardi per i trasporti, 7,6 miliardi per il settore energia e 2,66 miliardi per le reti digitali.
La posizione del PE, approvata con 433 sì, 134 no e 37 astensioni, segna l’avvio del negoziato con gli Stati membri. Negoziato possibile solo se le istituzioni raggiungeranno presto un accordo sui diversi dossier relativi al Quadro finanziario pluriennale 2021-2027, sottolineano gli europarlamentari, al fine di evitare gravi contrattempi per il lancio dei nuovi programmi a causa dell'adozione tardiva.
Più risorse per InvestEU
Parallelamente ai lavori della plenaria, le commissione Bilanci e Problemi economici votano il rafforzamento di InvestEU, il fondo che riunirà gli strumenti finanziari attualmente esistenti.
La proposta degli eurodeputati è innanzitutto quella di incrementarne le risorse, passando dai 38 miliardi di euro a prezzi correnti proposti dalla Commissione UE a 40,8 miliardi (sempre a prezzi correnti). Obiettivo: mobilitare investimenti per 698 miliardi di euro nell'intera programmazione.
Gli eurodeputati chiedono inoltre che il fondo abbia obiettivi più chiari, quali l'aumento del tasso di occupazione nell'UE, la protezione del clima e la coesione economica, territoriale e sociale.
Una volta ottenuto il via libera della plenaria durante la sessione di gennaio, i deputati inizieranno i negoziati con il Consiglio.
Come sarà l’Europa digitale
La plenaria dà il via libera, con 491 voti favorevoli, 38 contrari e 51 astensioni, al programma Europa Digitale, considerato cruciale per centrare gli obiettivi della strategia del mercato unico digitale e migliorare la competitività europea.
Mantenuta la cifra proposta dalla Commissione: 8,2 miliardi in prezzi costanti, pari a 9,2 miliardi in prezzi correnti.
Il programma finanzierà interventi negli ambiti supercomputer, intelligenza artificiale, cybersicurezza e competenze digitali avanzate.
Più finanziamenti per lo spazio
Per rafforzare la posizione di leader dell'Unione nel settore dello spazio, la plenaria propone di aumentare le risorse destinate al programma spaziale dell'UE. Nello specifico, gli eurodeputati chiedono 821 milioni di euro in più rispetto a quanto proposto dalla Commissione, portando così il budget del programma a 15,02 miliardi di euro in prezzi costanti, equivalenti a 16,93 miliardi in prezzi correnti.
La convinzione alla base della decisione della plenaria (approvata con 483 sì, 68 no e 19 astensioni) è che il programma darà un importante impulso all'industria europea nel settore spaziale, attraverso il rafforzamento dei programmi Galileo, EGNOS e Copernicus e il rafforzamento di un'industria spaziale forte e innovativa.
> Bilancio UE post 2020 - i nuovi finanziamenti per lo spazio